[:it]La compagnia marittima svizzera ha annunciato che a causa della ripresa dell’embargo statunitense cesserà i servizi container verso il Paese medio-orientale.
La prima compagnia marittima che ha dichiarato di aderire al nuovo embargo verso l’Iran decreto dal presidente Trump non è statunitense, bensì la svizzera Mediterranean Shipping Company, che in una nota diffusa il 16 maggio 2018 ha annunciato la cessazione di tutti i servizi per l’Iran.
“Il Governo statunitense ha previsto un periodo di uscita nei prossimi mesi faremo del nostro meglio per collaborare con voi per concludere questo periodo con il minimo disturbo alla vostra attività e per evitare inutili disagi”, scrive MSC in una nota, precisando che non accetta prenotazioni per spedizioni da e per l’Iran, ma nel periodo di transizione continuerà a trasportare carichi permessi dal bando, in particolare l’import di prodotti alimentari.
L’Europa non ha aderito all’embargo statunitense, però il presidente Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti applicheranno sanzioni anche alle società straniere che lo violeranno o che avranno rapporti con banche iraniane. È quindi probabile che anche le altre compagnie marittime globali seguano la scia di MSC. Potrà operare con l’Europa la compagnia iraniana Irisl, che però dovrà affrontare la possibile adesione all’embargo dei cantieri sud-coreani Hyundai Heavy Industries, cui ha ordinato quattro portacontainer da 14.500 teu.
Secondo Alphaliner, le quattro portacontainer sono vicine al varo, anzi la prima è stata completata ad aprile, ma proprio per le recenti tensioni internazionali la hanno bloccata a Ulsan, la consegna della seconda è prevista per il 6 giugno e quella delle altre due ad agosto.