[:it]Il ruolo strategico della Sicilia nei trasporti e nella logistica intermodale: il mare come volano del Mezzogiorno. Ne hanno discusso a bordo della nave ‘Cartour Gamma’, al Porto di Catania, i vertici di Alis (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), la nuova associazione logistica dell’intermodalità sostenibile. Fondata da poco più di un mese, l’associazione rappresenta 340 aziende italiane attive nel settore dell’autotrasporto, per un totale di oltre 100 mila posti di lavoro, un parco veicoli di oltre 60 mila mezzi e più di 2 mila collegamenti marittimi alla settimana. Al centro del dibattito i collegamenti con il Mediterraneo, il riscatto del Mezzogiorno, la riduzione delle emissioni e l’internazionalizzazione del sistema trasporti.
“L’Alis nasce – ha detto il presidente Guido Grimaldi – con la volontà di imprenditori nel settore del trasporto marittimo, rotabile e ferroviario di creare un’entità che possa mettere a regime il mondo dell’autotrasporto per creare sinergie e per portare un valore aggiunto alle aziende. Stiamo lavorando nel Mezzogiorno per rilanciare il sistema trasporto dalle isole verso il Continente e verso l’Europa in maniera più eco-sostenibile e più efficiente”.
Un nuovo interlocutore per tutto il settore della logistica e dei trasporti: questa la richiesta unanime emersa nel corso dell’incontro di Catania, sul tema “Il mare per lo sviluppo del Mezzogiorno. Continuità territoriale ed Intermodalità nell’area Euromediterranea”, a cui hanno partecipato i rappresentanti di numerose aziende italiane. A bordo della nave Cartour Gamma, dopo il saluto iniziale di Francesca Raciti, presidente del Consiglio Comunale di Catania, e Marcello Di Caterina, direttore generale di Alis, ha avuto inizio il panel di interventi con la partecipazione, tra gli altri, di Nunzio Martello, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia, di Enrico Finocchi, direttore generale per il Trasporto Stradale per l’Intermodalità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e del sottosegretario Simona Vicari.
Il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Simona Vicari ha sottolineato che “il Governo ha portato avanti in questi ultimi mesi un sistema di riforma dell’intermodalità dei porti e dell’organizzazione della logistica. E’ stato ridotto il numero dei porti esistenti in Italia da 24 a 15 proprio per ragionare in una logica di insieme e non di singolo porto. In una logica concorrenziale e globale un singolo porto non ha possibilità di sviluppo, mentre lo stare insieme sì. La Sicilia è candidata naturalmente ad essere l’hub del Mediterraneo – ha aggiunto il sottosegretario – per le merci che viaggiano dal Sud del mondo verso il Nord Europa. Una logica di insieme che attraverso lo stretto rapporto con le istituzioni e gli imprenditori rafforza il posizionamento del mercato italiano e rafforza la Sicilia”.
Durante il dibattito è stata anche sottolineata la necessità di assicurare al trasporto merci continuità territoriale, competitività ed efficienza in ogni periodo dell’anno, con particolare riguardo alla stagione estiva da sempre caratterizzata da un notevole incremento dei flussi da e per le Isole.