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Il porto di La Spezia rischia di restare escluso delle principali rotte mondiali del trasporto marittimo di container se non viene attuato il Piano regolatore portuale.
In occasione di un convegno dedicato all’accorpamento fra lo scalo spezzino e il vicino porto di Marina di Carrara, l’amministratore delegato operation&sales del Gruppo Contship Italia, Franco Cupolo, ha posto la domanda se il porto di La Spezia sia pronto ad affrontare le sfide del futuro imposte dal mercato dei container: “Secondo Contship Italia, il porto di La Spezia non è pronto”, ha affermato il manager del gruppo che in città controlla il La Spezia Container Terminal.
Una critica lanciata probabilmente con il fine di stimolare istituzioni e cluster locali ma che rispecchia la realtà dei fatti e suona come un ultimatum per il porto invitandolo a rialzare la testa se non vuole essere relegato a un ruolo marginale nello scenario dei trasporti marittimi su container italiani e mondiali. “Dagli anni Sessanta nell’industria dei container sono avvenuti numerosi cambiamenti. La Spezia nel 1996 veniva scalata da 23 linee, oggi invece sono solo 11. In futuro cosa succederà?”, si è chiesto ancora Cupolo, ricordando che prima arrivavano navi da 100 metri di lunghezza mentre oggi arrivano a 400 metri.
“Attualmente il La Spezia Container Terminal gestisce movimenti pari a tremila contenitori per ogni toccata nave e in futuro diventeranno settemila. Servono quattro approdi per navi di grandi dimensioni e pescaggi sufficienti a farle entrare”, ha aggiunto il dirigente di Contship, precisando che “può sembrare una minaccia ma è anche un’opportunità. Il Piano regolatore portuale prevede che La Spezia possa arrivare in tre anni a movimentare tre milioni di teu, ma per raggiungere questo risultato bisogna investire sulla logistica di sistema ed è una scelta da prendere non solo per la città ma per tutta Italia”.
Anche Luigi Merlo, già consulente del ministro dei Trasporti Graziano Delrio e oggi direttore relazioni istituzionali Msc per l’Italia, ha confermato l’impegno del gruppo presieduto da Gianluigi Aponte sul porto di La Spezia (dove peraltro è socio proprio insieme a Contship nel terminal LSCT) ricordando alcuni numeri importanti: “Solo nel 2017, il Gruppo Msc investirà su La Spezia 119 milioni di euro, mentre le previsioni sono di portare con le nostre navi merci per 747mila container, pari al 57% del traffico complessivo del porto di La Spezia”, ha sottolineato Merlo, aggiungendo: “Coesione e pace sociale sono due valori aggiunti del porto. I global carrier si parlano e si confrontano, lo stesso fanno i grandi operatori della logistica perché siamo di fronte a una grande rivoluzione. Invito anche gli operatori locali a fare lo stesso”.