[:it]L’Interporto di Bologna ha approvato l’ultimo bilancio. Nel corso del 2017 si è concluso il triennio del consiglio di amministrazione in carica dal 2015. Si è trattato di tre anni importanti per la società, caratterizzati da profondi cambiamenti: una crescita significativa del patrimonio immobiliare dell’infrastruttura, ad un ritmo mai registrato prima, con la costruzione di 9 magazzini di logistica, il definitivo completamento del II Piano Particolareggiato e di oltre il del 50% del III Piano.
A questo importante risultato nel segmento immobiliare si è affiancato un significativo potenziamento dei servizi, che si estenderà a tutto il 2018. Attivazione di un nuovo servizio ferroviario intermodale Bologna – Bari, per il quale Interporto Bologna opera come intermediario commerciale; inizio del programma di investimenti di ampliamento dell’officina riparazione carri e locomotori; sottoscrizione di un accordo con RFI per l’adeguamento agli standard europei dei terminal; introduzione del servizio Mercitalia Fast insieme a Mercitalia Logistics, che rivoluzionerà il trasporto delle merci, permettendo l’utilizzo di treni ad alta velocità.
I risultati del bilancio 2017, approvato dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile 2018, hanno confermato la positività dell’operatività aziendale, registrando un fatturato di oltre 32 milioni di € ed un utile netto di 262mila, devoluti a riserva straordinaria della società. L’espansione degli ultimi anni e del 2017 in particolare ha favorito la crescita dell’occupazione nell’infrastruttura, che ad inizio 2018 si è attestata intorno ai 4mila addetti, un numero che fa di Interporto Bologna, uno dei più grandi in Europa, una piccola comunità di persone paragonabile alle tante realtà urbane che animano l’area metropolitana bolognese.
Fra i numerosi cambiamenti del 2017 – dichiara il Presidente Marco Spinedi – è necessario segnalarne in particolare due: il completamento del riassetto organizzativo interno, che corona l’introduzione due anni prima della figura del Direttore Generale, e la firma del Protocollo di intesa fra le parti sociali in materia di appalti, legalità e sviluppo, primo caso fra gli Interporti italiani. Il 2017 ha registrato inoltre il pieno decollo dei servizi di facility management, ratificando quel “cambio di pelle” da impresa impegnata prevalentemente nel settore immobiliare ad impresa di servizi alle merci ed alle persone che caratterizza oggi e caratterizzerà sempre più in futuro Interporto Bologna.
In ambito immobiliare, il 2017 ha visto l’ultimazione di tre nuovi magazzini, di 14 mila mq. per Schenker italiana, di 16 mila mq. per Jaguar/Land Rover e di 40 mila mq. per Logista e del nuovo bar ristorante e self-service gestito dal Gruppo Cremonini. Tale completamento corona tre anni record per Interporto Bologna, durante i quali la superficie coperta è aumentata di oltre il 30%, passando da 455 mila a poco meno di 600 mila mq. Per quanto riguarda la movimentazione delle merci, l’anno è stato positivo soprattutto per quanto riguarda il trasporto stradale, che ha registrato un aumento del 9,7% rispetto al 2016. Tornato positivo anche il numero dei treni all’anno, cresciuto del 2%, dopo i risultati non brillanti degli anni precedenti.
Nella stessa sede di approvazione del Bilancio di Esercizio è stato approvato il bilancio sociale 2017, altro fiore all’occhiello della società, attraverso il quale si dà conto dei propri risultati dal punto di vista sociale ed ambientale.