[:it]Il Tribunale di Seoul ha deciso che il 17 febbraio 2017 dichiarerà il fallimento della compagnia marittima. Intanto ha venduto alcuni importanti asset.
Come previsto, Hanjin Shipping fallirà, tranne qualche improbabile colpo di scena nelle prossime due settimane. Il Tribunale di Seoul, che da 30 agosto ha in mano il fascicolo e che ha gestito la compagnia in amministrazione controllata, ha deciso che non ci sono speranze di salvarla e tantomeno di vendere la società, che quindi sarà liquidata il 17 febbraio.
Nel frattempo, i giudici hanno concesso la vendita degli asset più importanti, ossia quelli portuali. L’ultimo è il terminal statunitense Total Terminals International, di cui hanno acquisito l’80% la MSC (tramite Terminal Investment) e il 20% la Hyundai Merchant Marine. La società gestisce terminal nei porti di Long Beach e Seattle, che affacciano sul Pacifico.
Resta invece ancora senza ricollocamento gran parte della flotta: secondo Drewry Shipping Consultants, due terzi delle navi sono “disoccupate”, anche perché l’eccesso di stiva nel container non spinge la concorrenza ad acquistarle o noleggiarle. Maersk ne ha noleggiate undici, tra cui due da 13mila teu (ribattezzate Maersk Emerald e Maersk Ensenada) che erano state vendute a dicembre a un acquirente anonimo. Altre navi, più piccole, sono state noleggiate da Yang Ming Line, Pacific International Lines e CMA CGM. Altre 63 navi, per una stiva totale di 460mila teu, sono all’ancora.