[:it]Il porto di Trieste è capofila del progetto Secnet, che coinvolge anche gli scali di Venezia e Koper per migliorare la sicurezza tramite nuove tecnologie e innovazioni procedurali.
Il progetto Secnet (Cooperazione istituzionale transfrontaliera per il rafforzamento della security portuale) prevede un investimento di 1,3 milioni di euro ed è confinanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia.Il periodo previsto per la sua attuazione è di diciotto mesi, con lo scopo d’installare nei tre porti coinvolti (Trieste, Venezia e Koper) nuovi sistemi di sicurezza contro attentati terroristici e contro cyberattacchi ai sistemi informatici portuali.
“La sfida di oggi nel settore marittimo è garantire al massimo livello gli standard di sicurezza per persone, merci e strutture portuali, individuando nuove politiche che non incidano sull’operatività dello scalo e sulla catena logistica a terra”, spiega Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, che coordina il progetto. “La cooperazione in ambito transfrontaliero su un tema così cruciale è una sfida importante che potrà dare ottimi frutti. Secnet ci sta particolarmente a cuore per altri due motivi: rappresenta il primo progetto in cui Trieste diventa capofila di partenariato ed è un forte segnale di collaborazione anche nell’ambito del Napa”.