[:it]”Da parte del Governo c’è la massima apertura ad apportare integrazioni al decreto sulle autorità portuali, ma ci sembra ormai vicina la meta”. E’ quanto dichiarato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ai senatori della commissione Lavori Pubblici del Senato nel corso di un’audizione sul tema.
Delrio ha fatto presente che il settore, dopo aver subito una crisi negli anni precedenti, ora invece sta vivendo una ripresa significativa, come dimostrato anche dal Salone di Genova. Il responsabile del dicastero dei trasporti ha ricordato come la nautica svolga un ruolo “importante sia per l’industria che per il turismo“.
Riguardo al decreto correttivo sui porti ha spiegato “siamo alla fase conclusiva della riforma portuale, punto di forza delle riforme del Governo, e abbiamo bisogno di qualche correttivo: c’e’ necessità di affinare alcuni argomenti, come ulteriore tassello utile alla riorganizzazione portuale”. Si punta, ha aggiunto , ad un ruolo dell’Italia come “grande molo del Mediterraneo”.
E le misure in questione mirano a dare più “efficienza, sviluppo economico e occupazione”. Riguardo allo schema di decreto per la revisione ed integrazione del codice della nautica da diporto, Delrio ha ricordato la necessità di tutelare molteplici interessi pubblici generali.
Sull’imminente scadenza della delega Delrio ha affermato che è necessario un confronto ampio, costruttivo ma soprattutto risolutivo. “Lo schema di decreto è teso a perseguire obiettivi di semplificazione amministrativa – ha insistito il ministro – nelle sue diverse espressioni. Il provvedimento, inoltre, mira anche a favorire il riconoscimento della possibilità di ampliare l’ambito di utilizzo delle unità da diporto, valorizzando, in maniera crescente, la destinazione agli scopi commerciali, in linea con le previsioni vigenti che hanno già introdotto la categoria del ‘diporto commerciale’.
Delrio ha poi fatto presente che “ci si pone nell’ottica di favorire il potenziamento degli strumenti di tutela di essenziali interessi pubblici generali quali la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare, stimolare la promozione tra le nuove generazioni della cultura del mare e dell’educazione marinara, incentivando anche l’inclusione di persone diversamente abili”.