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L’Export di Rif Line cresce del 47%, a trainarla l’export dell’alta tecnologia.
Giorgio Voria: “Servono tecnologia ed innovazione per l’export dell’IT Italiano.”
L’Export di Rif Line Italia Spa ha registrato volumi in crescita del 47% nel 2016 rispetto al 2015, in netta controtendenza rispetto alla flessione dell’import/export italiano: a luglio scorso, infatti, l’export italiano nel mondo rispetto all’analogomese dello scorso anno è sceso del 7,3% ed anche l’import ha subito un calo dell’8,3%.
“La logistica internazionale della tecnologia è una delle nostre specializzazioni, insieme alla moda, tanto da rappresentare da solo circa il 20% del fatturato. In Italia si importa molta tecnologia, certo, ma anche moltissima si esporta, verso i paesi europei e verso Singapore, Pakistan, Marocco, India. Anche se pochi ne sono consapevoli, esiste in Italia una consolidata tradizione nella produzione di
apparecchi tecnologici di vario genere, componenti aerospaziali, sistemi di difesa. Un settore che sembra essere uscito bene dalla crisi, con dati che lo danno addirittura al +16% nel 2016. – ha dichiarato Giorgio Voria, CEO di Rif Line.
Il trasporto di apparecchi di alta tecnologia non è semplice come potrebbe sembrare, molti di questi sono estremamente sensibili ai cambi di temperatura, alle scariche elettrostatiche, alla polvere, in alcuni casi addirittura hanno bisogno di ambienti del tutto sterili. Da questo punto di vista il nostro gruppo è senza dubbio una delle eccellenze italiane, non solo per velocità ed efficienza, ma per la
sicurezza e l’affidabilità. Non ci limitiamo alla logistica vera e propria, ma cerchiamo di assistere le aziende nell’individuare le strategie migliori per tutelare l’efficienza delle attrezzature e per monitorare in tempo reale le spedizioni. E non solo: spesso affianchiamo le aziende anche per tutte le procedure necessarie per ottenere i necessari riconoscimenti e certificazioni obbligatorie.
Il trasporto e l’imballo dei materiali è curato direttamente del reparto “Outbound” che segue tutte le procedure per prevenire le “ESD (scariche elettro magnetiche)”, individuando il miglior packaging per ogni tipologia di materiale, utilizzando buste elettrostatiche, pluriball elettrostatico, specifiche “secure box”, “cartoni rinforzati tripla onda” , “valige ABS”, in aggiunta a sistemi “Speedy packer insight
(foam-in-bag packaging System) e “Sealed Air (inflatable cushioning System)” che permettono un alto livello di sicurezza.
Attualmente la tracciabilità delle merci è verificata a mezzo dell’ “AIR CARGO TRACKING” con il quale il numero assegnato alla spedizione viene controllato “step by step” fino a destinazione finale, oppure attraverso il “CARGO MONITORING UNIT “, un sistema GPS per la tracciabilità in tempo reale di ogni singolo container.
“Abbiamo poi sviluppato un nostro sistema di tracciamento satellitare personalizzato molto evoluto, che abbiamo chiamato – RifLine Tracking – che permette al cliente di sapere in ogni momento dov’è la sua spedizione e tutte le nostre tecniche relative, con dati in tempo reale che possono essere consultati ovunque attraverso una specifica APP sullo smartphone.” – ha aggiunto Voria.
Da sempre RIfLine Italia ha puntato sul servizio e sull’innovazione, cosciente del ruolo fondamentale che la logistica ricopre per la crescita dell’intero sistema paese. Senza una logistica efficiente non si esporta e non si importa. E se l’Italia è un paese che gioca un ruolo non secondario anche sulla tecnologia, è anche perché al fianco delle nostre imprese ci siamo noi, che le rendiamo davvero “internazionali”.
Fonte: Il Giornale delle PMI[:]