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È un vero e proprio “gigante dei mari”. Già, perché il Gruppo Grimaldi, che nel porto di Salerno ha uno dei suoi hub più importanti, oggigiorno è il principale operatore italiano, su scala mondiale, di shipping e logistica. Un primato che si è consolidato nel corso degli anni, attraverso una mission ben precisa: fornire servizi efficienti, affidabili, innovativi e di alta qualità per il trasporto marittimo di merci e passeggeri perseguendo un processo costante di identificazione dei bisogni e delle aspettative dei propri clienti. Il Gruppo, altresì, è dedito alla ricerca dell’eccellenza, alla responsabilità sociale e a soluzioni di trasporto che promuovano una mobilità ambientalmente sostenibile.
Un’avventura cominciata a metà secolo scorso, precisamente nel 1947, che ha portato il Gruppo ad essere oggi una multinazionale operante nella logistica, specializzata nelle operazioni di navi roll-on/roll-off, car carrier e traghetti. Nella metà degli anni ’90 arriva la svolta: i fratelli Guido, Mario e Aldo Grimaldi decidono di dividere la società in due aziende differenti: Grimaldi Genova, i cui proprietari e manager sono Mario e Aldo, e Grimaldi Napoli, corrispondente all’attuale Grimaldi Group, di cui Guido era proprietario e presidente, coadiuvato dai figli Gianluca ed Emanuele, e dal genero Diego Pacella. Il Gruppo Grimaldi ha da allora intrapreso una strategia volta all’espansione dei propri servizi marittimi, nell’ambito di un piano più ampio finalizzato all’offerta di servizi logistici, coniugati al trasporto marittimo su scala globale. Dal 2000 al 2013 la flotta, di proprietà diretta o indiretta tramite le società controllate, è quasi triplicata, passando da 36 a 112 navi, mentre attualmente i dipendenti sono ben 15mila. E, a gennaio scorso, è stato fatto un investimento di 800 milioni di dollari, dando mandato ai cantieri cinesi Jinling per la costruzione di 12 nuove navi totalmente green, alimentate con batterie al litio e con pannelli solari, oltre che con carburante fossile per la navigazione.
Inoltre, il Gruppo ha ampliato la propria struttura logistica investendo centinaia di milioni di euro in terminal portuali nel Mediterraneo, in Nord Europa e Africa Occidentale e creando società di trasporto terrestre per la distribuzione di autoveicoli in alcuni Paesi europei. La controllata ACL dispone di più di 2.700 trailers nel Nord America. Ogni settimana, le navi della flotta Grimaldi scalano più di 120 porti nelle regioni che affacciano sul Mediterraneo e sul Baltico, così come in Nord Europa, Africa Occidentale, Nord e Sud America, contribuendo, in tal modo, allo sviluppo economico di diversi Paesi. Accanto alla costruzione di un network internazionale di terminal portuali, dal 2001 il Gruppo ha compiuto diverse acquisizioni strategiche e ha acquisito partecipazioni azionarie in compagnie leader nel settore dello shipping, con lo scopo di rafforzare la leadership nel business ro/ro, creando altresì un fitta rete di Autostrade del Mare in Europa, sia nel Mediterraneo che nel Mar Baltico, in linea con l’obiettivo dell’Unione Europea di rimuovere carichi dalla congestionata rete stradale. Guardando i bilanci emerge come il Gruppo Grimaldi sia in costante crescita. Il consolidato del Gruppo, infatti, evidenzia ricavi di circa 3 miliardi, in continua crescita. E anche la curva del risultato netto finale è sempre più in alto, passando da 286 a 298,3 milioni di euro. Insomma una continua e costante escalation, con un aumento del fatturato del 9,1 per cento che, con volumi d’affari di questo genere, è veramente notevole. L’indebitamento finanziario netto, infine, si è ridotto di 138milioni di euro, mentre il Gruppo ha un patrimonio di 3,3 miliardi di euro.